13 gennaio 2009

Google non inquina: PECORONI!

Ieri era venuta fuori la notizia che Google inquina come un Suv. Un ricercatore di Harvard, si diceva, aveva fatto uno studio dal quale si evinceva proprio questo.

E via di articoli sul giornale, alla radio, alla TV, gruppi su Facebook e altre baggianate simili… subito tutti pronti a salire sul carro di chi da contro al “grande fratello” Google…PECORONI e CREDULONI!

Approfondire un attimo le ricerche no?

Fortuna che Google non sta a sedere a leggere queste fandonie, ma risponde punto per punto.

Cito qui di seguito l’articolo di VnuNet, che mi sembra il più chiaro:

Google demolisce le accuse di inquinare come un Suv. Sull'eco-sostenibilità, Google ha costruito la propria immagine. E ora contrattaca: smontate le accuse del professore di Harvard

Google, che ha sempre sostenuto il Green It fin dagli esordi, che ha l'eco-sostenibilità nel suo Dna imprenditoriale, non ci sta a finire sul banco degli imputati per inquinamento. Poi, ad essere paragonato a un Suv, proprio no: Google, che ha scelto i pannelli solari per il proprio GooglePlex, demolisce le accuse di inquinare.

Ieri un ricercatore di Harward era salito alla ribalta dei media, per aver puntato il dito contro le Tv al plasma e le ricerche online, effettuate su Google. Le Tv al plasma inquinano quanto i vituperati Suv. E Google sembrava non essere tanto innocuo: una ricerca su Google produce 7g di Co2 equivalente (metà circa di una tazza di tè), ma moltiplicata per il numero di ricerche sul search engine, dimostra quanto poco verde sia Google, nonostante la sua immagine Green (con l'uso di pannelli solari eccetera).

Ma Google smonta le accuse: lo stesso Wisnner-Gross, autore della ricerca sull'impatto ambientale delle ricerche in Internet, sostiene di non aver mai menzionato direttamente Google, ma di aver parlato di Web in generale; insomma, il Times avrebbe tirato in ballo Google per fare più cassa di risonanza alla news; infine  una ricerca tipica impiega meno di 0,2 secondi, consumando appena 1 kJ, pari "alla stessa quantità di energia che il corpo umano brucia in dieci secondi".

Per Google l'ambiente e il Green It sono cose serie, e su questi temi non vuole rimetterci l'immagine, ma soprattutto la sua storia.

Ricordiamo che Google, dopo aver collaborato con la popolazione del Darfur  ed il WWF,  dal 2007 ha stretto un'alleanza digitale con la Tribù dei Surui in Amazzonia: l'impeto ecologista di Google è confermato anche dalle stretegie di Google in materia ambientalista.

Infatti nel 2007 Intel, Google, Microsoft, Dell, Hp, Lenovo e Ibm hanno lanciato  Climate Savers Computing Initiative a favore del risparmio energetico. Il programma punta a introdurre un numero maggiore di computer e server capaci di risparmiare energia, di elaborare nuovi standard in termini di efficienza energetica e di ridurre le emissioni di gas serra. Progetto ambizioso: uniti nel programma contro i cambiamenti climatici, sono anche l'Agenzia americana per la protezione dell'ambiente e oltre 25 gruppi ambientalisti, Wwf compreso
L'Hi-Tech si scopre verde e cerca di adattarsi alle direttive Energy Star e alle future che verranno sviluppate contro il global warming legato all'elettronica. L'obiettivo fissato è di rendere Pc e server efficienti al 90 percento entro il 2010.

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