30 novembre 2006

L'ignoranza di Amato

Il voto elettronico in Italia non verrà utilizzato alle prossime elezioni. Evviva, ancora una volta dimostriamo di essere uno dei paesi più legati alla preistoria tra quelli occidentali!
Le parole di Amato sono, per chi come me fa dell'informatica un mestiere, semplicemente raccapriccianti:
"Se vogliamo, questo è il trionfo degli antenati. La firma elettronica può essere truccata e taroccata: rinunciamo quindi ai benefici dell'evoluzione tecnologica e ci affidiamo al conteggio manuale, che è meno facile da taroccare"
Come dire che "siccome non capisco niente di come funziona un calcolatore, secondo me è facile taroccarlo". Bene, benissimo, complimenti vivissimi per l'ennesima dimostrazione di ignoranza dei nostri politici.
Non era bastata la famigerata legge Urbani (scritta da chi ignora completamente il funzionamento della rete), non bastavano le parole del ministro Fioroni (che propone un controllo della rete tramite filtri, come succede in Cina), adesso anche Amato (che fino a ieri stimavo più di altri) grida "torniamo indietro".
Il mondo corre, la tecnologia corre ...e l'Italia cosa fa? Rallenta? Si ferma? No, torna indietro! Che tristezza, che immensa tristezza.
In questo caso la soluzione sarebbe stata un'altra: migliorare il sistema. Se è vero che il sistema utilizzato puo' non essere sicuro, allora va migliorato, non va gettato. Non fosse altro che per rispetto dei nostri soldi, spesi per finanziare il progetto del voto elettronico alle scorse elezioni!
E invece no, tutti i soldi spesi si buttano, il progetto si ferma, il tutto va ad unirsi alle tante cattedrali nel deserto presenti in Italia.


One response to “L'ignoranza di Amato”

Anonimo ha detto...

Povero Amato

 
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