30 marzo 2006

Meebo... quando l'Instant Messaging supera i divieti

Capita spesso ormai che in ufficio, a scuola, in biblioteca si abbia accesso ad una rete internet "filtrata", oltre al fatto che quello che ci viene permesso di fare sui computer dati a nostra disposizione è ben poco. Scelta condivisibile e, anzi, sicuramente responsabile, ma a volte questo puo' impedirci di restare in contatto con i nostri amici di "messaggini".... già, chi ormai non ha almeno un amico/a su MSN Messenger, Yahoo Messenger, ICQ, AIM, Gmail? Impossibile anche soltanto spedire loro un messaggio se non abbiamo il programma installato sul pc o se la rete è "filtrata" in qualche modo.
Bene, da oggi non è più così perchè...è arrivato Meebo!

Meebo non è un programma da installare sul computer, ma un sito internet dal quale possiamo avere accesso ad una interfaccia simile a quella dei programmi di messaggistica. E cosa più importante possiamo, con un'unica interfaccia, essere collegati contemporaneamente a tutti i network che vogliamo! Certo non permette ancora di fare niente di diverso dallo scambio di messaggi...ma dal non avere nulla, ad avere qualcosa..c'è una bella differenza!

L'indirizzo è http://www.meebo.com , ma se questo dovesse essere filtrato è sufficiente aggiungere un numero dopo "www" e ritentare. Quindi, per esempio, http://www32.meebo.com . E se anche questo dovesse essere filtrato, provate ad aggiungere una "s" dopo http...

Che dire...buona chat a tutti!

28 marzo 2006

Che strano....

...ieri sera ho inviato un commento sul blog di Beppe Grillo per informare che la notizia sul voto elettronico era palesemente costruita sul nulla, citando anche il testo del decreto legge.

....il mio commento non è stato pubblicato.

Che strano.

27 marzo 2006

Possibili brogli con il voto elettronico: una bufala colossale

Si sa, questa campagna elettorale (come forse tutte le altre) è animata da dichiarazioni di ogni tipo. Ci manca soltanto che qualcuno dica che l'avversario vincerà grazie all'aiuto degli UFO e siamo al completo. Spesso puo' essere difficile capire chi dice il falso e chi dice il vero (perchè se due persone dicono una l'opposto dell'altra, è ovvio che una delle due non dice la verità) ma nel caso dei possibili brogli con l'introduzione del Voto Elettronico una cosa è sicura: E' TUTTA UNA BUFALA.

Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi (sabato per la precisione) il “Diario” di Enrico Deaglio è uscito con un numero dedicato a possibili brogli elettorali dovuti allo scrutinio elettronico che sarà utilizzato per la prima volta in Italia nelle elezioni politiche grazie al decreto legge del 3 gennaio 2006. Il "Diario" è stato pompato a dismisura dal solito blog, da molti preso ormai come Bibbia, di Beppe Grillo che ne ha riportato la versione integrale in formato PDF. In particolare Degaglio faceva notare come in caso di contestazioni ci sarebbero voluti mesi per confrontare il voto cartaceo con quello elettronico per quelle regioni in cui sarà utilizzato il nuovo strumento. Sottolineava come questi tempi avrebbero causato mesi di instabilità assoluta con un Presidente della Repubblica in uscita.
Da qui si sono scatenati i forum, i blog, e quant'altro di tutti coloro i quali considerano quel blog come la fonte dell'unica Verità esistente in Italia, dove vengono dette le cose come veramente sono e non come invece ci vengono mostrate normalmente. Ovviamente nessuno di essi si è preoccupato di verificare la notizia in alcun modo.

E magari in molti casi tale blog riporta l'unica e sola verità: ma non questa volta.

Verificare i motivi di questo allarme è stato semplice. E' bastato prendere il testo del decreto legge numero 1 del 3 Gennaio 2006 che regolamenta le modalità delle operazioni di voto di queste elezioni. Mi direte "eh ma dove lo vado a trovare? mica sarà facile trovarlo su internet!"...e invece no. Il documento è liberamente consultabile da chiunque a questo indirizzo:
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/decreti/06001d.htm

Orbene. Tanto per chiudere qui il discorso e lasciando  trarre le conclusioni del caso a chi legge, riporto qui un breve estratto:

4. A conclusione delle operazioni di spoglio delle schede, il presidente dell'ufficio elettorale di sezione attesta la conformità degli esiti della rilevazione informatizzata dello scrutinio rispetto a quelli risultanti dall'annotazione sulle tabelle di scrutinio cartacee. In caso di discordanza tra i risultati, il presidente, senza procedere ad ulteriori verifiche, provvede agli adempimenti previsti dalla legge, tenendo conto dei risultati riportati sulle tabelle di scrutinio cartacee.

Io mi chiedo: come si fa a parlare di vuoto legislativo di mesi? come si fa a parlare di possibili brogli? come si fa a distorcere così tanto la verità?

Una volta si diceva che "In amore e in guerra tutto è lecito"...forse dovremmo cambiare questo detto in "In amore, guerra e campagna elettorale tutto è lecito"?




25 marzo 2006

Controllare il PC da distanza (2a parte)

Nella prima parte ho descritto come ottenere l'indirizzo del PC su internet automaticamente, non appena ci si connette alla rete. Una volta che conosciamo il nostro indirizzo è però necessario che "qualcuno ci risponda" quando cerchiamo di collegarci al nostro pc. Secondo la mia opinione, il miglior programma in questo campo è RemotelyAnywhere della Remote Accesso Solutions. E' di sicuro uno dei programmi più professionali in questo campo ma la cosa che me lo fa preferire a tutti gli altri (ne esistono tantissimi) è il fatto che permette di collegarsi al PC tramite tre interfacce diverse (sempre disponibili). Si puo' infatti scegliere tra l'interfaccia Active-x (non funzionante su Firefox), quella Java e quella semplice HTML. Quest'ultima in particolare offre l'opportunità di controllare il PC da qualunque computer dove sia installato un browser internet. Non serve davvero altro. Questa caratteristica, assieme alla possibilità di inviare e scaricare file dal pc, avviare servizi, monitorare le prestazioni e moltissime altre, vale sicuramente il prezzo dell'applicativo (99$ nella versione Workstation).

24 marzo 2006

E arriva la risposta di Telecom...

...Ovviamente c'era da aspettarselo. Telecom ha annunciato che quel giudice ha sbagliato, che ha dato una sentenza priva di fondamento, ecc. ecc. Mica potevano stare lì a guardare mentre qualcuno cerca di minare il loro storico monopolio. Anche perchè ricordiamocelo bene: se Telecom venisse condannata a rimborsare a tutti gli utenti il canone dal 1998 ad oggi di sicuro andrebbe in fallimento!
Comunque, ecco qua la risposta, in un articolo preso oggi da Punto Informatico

No, Telecom Italia non ha alcuna intenzione di accettare passivamente la clamorosa sentenza emessa dal Giudice di Pace di Torre Annunziata, secondo cui il canone che gli utenti telefonici italiani versano all'azienda è illegittimo. La società ha infatti confermato ieri a Punto Informatico l'intenzione di avanzare ricorso contro la sentenza.

"Telecom Italia - hanno dichiarato ieri i responsabili della società interpellati da PI - ritiene che la sentenza del Giudice di Pace di Torre Annunziata, la quale – è bene ricordarlo – vale solo tra le parti, non abbia fondamento giuridico e contrattuale e, pertanto, la impugnerà".

La tesi che ha portato il Giudice di Pace a considerare non legittima la richiesta di pagamento del canone telefonico, secondo Telecom Italia è da bocciare, in quanto il canone "risponde ad una logica industriale per la quale viene remunerato il costo sostenuto dall'azienda per la fornitura di un servizio, cioè l'accesso alla rete telefonica e la manutenzione della stessa".

Come si ricorderà, il Giudice aveva sostenuto in particolare che il pagamento del canone non corrispondesse ad alcun servizio, al punto da dover essere pagato anche quando il telefono non viene utilizzato dall'utente. La clausola del contratto Telecom che prevede un canone di abbonamento, a suo giudizio, va quindi considerata vessatoria e ingiusta.

"Telecom Italia - ha invece ribattuto l'azienda - consente al cliente di essere sempre collegato, 24 ore su 24, con la sua centrale locale, e di avere la linea perfettamente funzionante, effettuando le attività di manutenzione e innovandola progressivamente".

Infine Telecom fa notare come il canone stesso sia legittimato "da tutte le disposizioni vigenti in materia, in particolare dal Codice delle Comunicazioni elettroniche".

chi vivrà vedrà....

23 marzo 2006

Illegale il canone Telecom

Tratto da "Punto Informatico" del 23 Marzo 2006

Torra Annunziata (NA) - Il canone che Telecom Italia chiede all'utenza è illegittimo. Questa sentenza, destinata a suscitare clamore, proviene dal Giudice di Pace di Torre Annunziata, l'avvocato Prof. Giuseppe D'Angelo, che ha accolto la denuncia di un utente.

Si ripete quindi il caso di una condanna originata dalla segnalazione di un unico consumatore: dopo la multa, comminata a TIM dall'Antitrust ecco che la denuncia di un utente telefonico porta ad una nuova condanna, che in questo caso obbliga Telecom Italia al rimborso dell'importo dei canoni percepiti e al pagamento delle spese di giudizio.

"Il Giudice - fa sapere il Codacons - dopo aver esaminato il disposto dell'art. 3 del D.P.R. n° 318/97 (che impone alla Telecom l'incarico di fornire "il servizio universale" su tutto il territorio nazionale), ha ritenuto che il servizio consiste nella fornitura di alcuni servizi, ma nella norma non viene nominato il canone di abbonamento. Il comma 4 infatti attribuisce il servizio alla società Telecom S.p.A. ed aggiunge che suddetto servizio viene effettuato dallo stesso gestore, ma dal 1° Gennaio 1998, può essere espletato anche da altre società di telecomunicazioni".

L'associazione di consumatori sottolinea che l'importante onere, quello del servizio universale, "deve essere sopportato solo ed esclusivamente, come dice il legislatore:
- dagli operatori che gestiscono reti pubbliche di telecomunicazioni;
- dai fornitori di servizi di telefonia vocale accessibili al pubblico;
- dagli organismi che prestano servizi di comunicazioni mobili e personali".

"Gli utenti finali - conclude l'associazione - sono esclusi dall'onere di costi aggiuntivi, compreso il pagamento del canone di abbonamento richiesto dalla Telecom".

Il Giudice di Pace partenopeo non ha trascurato di affrontare l'aspetto relativo alla clausola contrattuale che vincola l'utente al pagamento del canone: la sentenza definisce che il contratto di utenza telefonica intervenuto tra le parti è un "contratto di adesione".

In quanto tale, è necessario verificare la eventuale vessatorietà della clausola che prevede il pagamento del canone di abbonamento, facendo riferimento all'art. 1469 bis del Codice Civile. La clausola predisposta da Telecom Italia, secondo il Giudice, genera uno squilibrio tra diritti e obblighi: dal lato dell'utente, al pagamento del canone, non corrisponderebbe infatti alcun servizio erogato dall'operatore. Di conseguenza si creano situazioni ritenute paradossali, come il pagamento del canone di linea in un periodo (bimestre) in cui l'utente non ha generato traffico telefonico di alcun genere. La clausola è quindi considerata ingiusta e vessatoria, ai sensi dell'art. 1469 bis del Codice Civile e, quindi, è stata dichiarata inefficace.

"Tale sentenza - come conclude il Codacons - apre la strada a oltre 20 milioni di cause analoghe dinanzi ai Giudici di pace, da parte degli utenti Telecom ancora costretti a versare l'odioso canone. Se anche altri giudici concorderanno con la decisione del GdP di Torre Annunziata, svariati miliardi di euro dovranno uscire dalle casse dell'azienda telefonica per rientrare nelle tasche degli utenti".

Dario Bonacina

...e non aggiungo altro!!!!!

20 marzo 2006

Eolo...la macchina del futuro o una colossale bufala?

IMPORTANTE: NON esistono smentite ufficiali

Si lo so, sembra una colossale bufala. E anche a me lo sembra. Ma ho fatto un po’ di ricerche e non ho trovato nessun sito dove venga riportata una smentita ufficiale. Solo messaggi di gente che dice genericamente “non è possibile, provate a riflettere”. Ora scusatemi tanto ma tra un ingegnere progettista di motori per Formula 1 e uno studente, mi fido più del primo.
Quindi io dico: diffondiamo la notizia e vediamo se qualcuno la smentisce ufficialmente.

Il messaggio seguente mi è arrivato tramite e-mail. Lo copio qui nella sua forma originale quindi non sono io che scrivo in prima persona.

Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente.Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/he funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice. Qualcuno l'ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: Chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie. Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.

Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti
Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà del 2006... Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene d a pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica,non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro i quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo...

Link utili (ci sono anche video da scaricare):
http://www.eoloenergie.it/html/ita.html
http://www.ecplanet.com/
http://www.ecotrasporti.it/eolo.html

http://www.kensan.it/articoli/Eolo.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_ad_aria_compressa (citato Guy Negre)

18 marzo 2006

Controllare il PC da distanza (1a parte)

Mai avuta la necessità di prendere un documento, una foto o semplicemente una mail dal vostro PC di casa mentre siete in giro? Beh, a me accade spesso. Per questo è ormai da tempo che ho messo in piedi tutto l'occorrente per avere accesso al mio computer da qualunque parte mi trovi.
Le cose che servono sono essenzialmente tre: una connessione ADSL Flat (in modo da poter tenere il pc sempre connesso alla rete senza spendere troppo), un modo per conoscere l'indirizzo esatto del PC ogni volta che ci connettiamo ad internet (già, perchè l'indirizzo cambia ogni volta), e un programma che ci dia la possibilità di avere accesso ai file su disco, ai programmi installati..insomma, al desktop vero e proprio.
Sembra strano, ma il programma più difficile da trovare è stato proprio quello che permette di conoscere l'indirizzo del pc. Ne serve uno che, ogni volta che l'indirizzo cambi, vi invii una mail a uno o più indirizzi che gli specificate e, magari, vi aggiorni anche una pagina su un vostro sito internet. IP Monitor della Barefoot Productions fa proprio tutto questo. La configurazione è molto semplice e davvero ve lo straconsiglio. Il programma se ne stà zitto zitto finchè l'indirizzo IP del computer non cambia. A quel punto si "scatena" e, a seconda di quello che volete che faccia, vi spedisce una mail o aggiorna una pagina su un sito internet di vostra scelta (questa seconda opzione è consigliabile solo se potete proteggere con una password questa pagina).
Tutto qua... la prossima volta vi parlerò di quali programmi permettono di avere accesso ai file e ai programmi sul pc.

17 marzo 2006

Il primo post

Cosa scriverò in questo blog? Non ne ho idea... mi piace la semplicità di uso di un blog, mi piace il fatto che sia così semplice aggiungere commenti... quindi perchè non iniziare? Mal che vada questo sarà solo uno dei milioni di siti internet abbandonati a se stessi, che da anni riportano "under construction" in tutte le pagine diverse dalla principale.
In realtà mi piacerebbe metter qui tutte le cose che reputo utili e forse non a conoscenza di tutti...tipo tutti quei programmini piccoli e utili che uso a casa o al lavoro... oppure quelle piccole cose che sono magari semplici da fare solo dopo che uno ti ha detto come si fanno (tipo come usare internet su due computer diversi collegati in rete, come tagliare un pezzo di un mp3 per farsi una suoneria per il cellulare...e altre cavolate).
Non lo so, per ora mi accontento di capire come funziona un blog...poi vedremo...anche perchè non penso che 'sto blog riceverà delle visite finchè non lo dirò in giro :-)

Approposito...cos'è un "post"? Provate ad andare su Google e a digitare nel campo ricerca define post e vedrete....

Carino no? E' una delle tante caratteristiche di Google. In pratica quando volete capire una parola, digitate "define" seguito da quello che cercate...ve ne darà la definizione.
 
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